Comunicare in lingua straniera nella lezione di disciplina

In adesione alla proposta pedagogico-didattica lanciata nel 1996 dal Consiglio d’Europa e ripresa nel 2002 dall’Unione europea, con i regolamenti del 2010 nella scuola secondaria di secondo grado viene introdotto l’insegnamento CLIL, vale a dire l’insegnamento in lingua straniera di una disciplina non linguistica. L’uso della lingua straniera per una comunicazione in cui è prioritario concentrarsi sul significato e sull’interazione è fortemente motivante per gli allievi, ma li disorienta. Propone loro di affrontare temi complessi, pur avendo un bagaglio linguistico limitato. Per aiutarli a sviluppare una vera competenza linguistico-comunicativa in ambito disciplinare occorre sostenere l’apprendimento del linguaggio specifico con opportuni esercizi che tengano conto delle caratteristiche del linguaggio della disciplina e dell’uso che se ne fa nella comunicazione. Di questi esercizi si forniscono esempi relativi al tema dell’energia per l’insegnamento della fisica in tedesco. Questo contributo è presentato in francese nella rivista SYNERGIES ITALIE, 8/2012.